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DEVIL’S EYES – ROB ZOMBIE TRA IL PALCO E LO SCHERMO (edizione aggiornata)

Il prezzo originale era: 18,90€.Il prezzo attuale è: 17,96€.

Autore: Edoardo Trevisani

Collana: Cinema

Pagine: 166, Brossura

ISBN: 979-12-81185-24-1

 

8 disponibili

COD: 979-12-81185-24-1 Categoria: Tag: , , , ,

Descrizione

Cantante, regista, autore e visionario: Rob Zombie è una figura unica nel panorama culturale contemporaneo. 

Dalle sonorità industrial-metal dei White Zombie alle atmosfere malate dei suoi film horror, Zombie ha costruito un immaginario personale e inconfondibile, capace di contaminare generi, media e linguaggi. Questo saggio ripercorre l’intera carriera dell’artista, analizzando i temi ricorrenti, l’estetica, le influenze e le ossessioni che lo hanno reso un’icona dell’underground americano. Dai concerti infuocati ai set cinematografici, fino all’ultimo e controverso progetto The Munsters. Un tributo a un artista che ha trasformato il grottesco in arte e l’horror in poetica. 

 

«…L’horror è per Zombie un immaginario al quale attingere figure, tropi e strutture, un contenitore nel cui alveo egli può far confluire le sue passioni, siano esse il cinema di genere degli anni Settanta o la musica rock e hard’n’heavy – i quali peraltro, tra divagazioni classiche e calchi dalla golden age dell’orrore, non esauriscono l’armamentario dei suoi riferimenti. L’eterogeneità dell’apparato simbolico originario consente a Zombie di accostare entro una sola opera situazioni filmiche molto diverse, dal registro malsano e carnevalesco di Tobe Hooper all’action amorale di Peckinpah, dal rigore preternaturale di John Carpenter all’inventiva gotica di Mario Bava, passando per generi come il western e il thriller e toccando punte di alto sperimentalismo (come ne Le Streghe di Salem). È quello di Rob Zombie un cinema che si potrebbe definire di riuso: collezione di tributi, calchi, riprese dalla ricca tradizione del cinema di genere, nel cui flusso si inseriscono continuamente materiali audiovisivi d’archivio e brani musicali di repertorio; rappresentazioni derivate, calchi a partire da altri calchi, simulazioni di un fare cinema che rivendica una natura caleidoscopica e magmatica. Per tale motivo non è particolarmente utile dividere il suo cinema tra film originali e rifacimenti: ogni film di Zombie intesse un dialogo teorico e materiale con altri film, altre opere narrative, figurative, musicali, in un’alternanza fitta e incessante che costituisce la base del gioco che Zombie intrattiene col suo fandom…»  Fabio Cassano (Dalla Prefazione)