Descrizione
Modena, 1991. Una bella maga, per compiere un sortilegio d’amore, va a gettare un feticcio nel fiume Secchia. Sull’argine scopre il corpo di una ragazza uccisa a coltellate, la quale –una prostituta occasionale tossicodipendente- la perseguiterà sotto forma di entità e la metterà sulle tracce del suo assassino con un messaggio enigmatico –di cui si tratta di scoprire la chiave- nel corso di una seduta spiritica.
Nel frattempo è trascorso più di un anno e altre ragazze come lei sono cadute sotto i colpi di quello che ormai chiamano il Mostro di Modena. A dargli la caccia, oltre agli inquirenti che non approdano a nulla, sono altri quattro personaggi principali: un giovanissimo giornalista (del giornale più piccolo d’Italia, la “Gazzetta di Carpi”), un investigatore privato (ingaggiato dai genitori di una vittima), una giovane bibliotecaria (insospettita da un frequentatore della biblioteca che viene a leggere libri di psichiatria e criminologia dando ogni volta nominativi diversi –perché?) e forse il personaggio più straordinario di tutti, lo “scemo del villaggio”, soprannominato lo Sceriffo, parente dell’attore Ernest Borgnine, che era originario di Carpi, ed è il suo idolo in quanto eroe western. Sarà proprio quest’ultimo a trovare l’indizio che condurrà in un finale mozza fiato alla scoperta e alla cattura del Mostro (fino a quel momento insospettabile, come nel più classico “chi è stato”).
Autore:
Franco Ferrini è nato (e cresciuto) a La Spezia nel 1944. Vive e lavora a Roma.
Laureato in Lingue Letterature Straniere all’Università di Pisa, ha lavorato in giovane età per alcuni festival cinematografici internazionali per poi diventare sceneggiatore per il cinema e la televisione a tempo pieno. Come tale ha scritto più di cinquanta film diretti fra gli altri da Alberto Lattuada, Carlo Verdone, Carlo Vanzina (Sotto il vestito niente), Dario Argento (Phenomena, Opera, La sindrome di Stendhal, Nonhosonno, Occhiali neri…), Sergio Leone (C’era una volta in America). Questo è il suo terzo romanzo.